MOSTRA PERSONALE “BATTERE LEVARE”
Comune di Teglio – Sala Consiliare 28 luglio 2012
Introduzione del Maestro Enrico Della Torre
Grazie a tutti voi che siete venuti qui a rendere omaggio
alla pittrice Tiziana Grassi.
E’ una bella cosa che il sindaco, l’assessore alla cultura
di Teglio, i presidenti del Centro Tellino di Cultura e
dell’Accademia del Pizzocchero, la Direttrice della
biblioteca abbiano promosso e ospitato in questa bella sala
del Palazzo Comunale questa importante mostra.
Ho conosciuto Tiziana Grassi e visto i suoi dipinti un anno
fa e ne sono rimasto subito colpito per l’impegno, la
qualità del suo lavoro, l’ampiezza dei dipinti, la
sensibilità della materia trattata e il mondo segreto che
esprimevano, ricco di esperienza umana, letteraria,
musicale.
Quindi grazie a Tiziana Grassi di aver costruito qui questa
bella intensa esposizione.
“Battere – Levare” ha intitolato la mostra.
Cerco di spiegare questi due movimenti che in ambito
musicale si chiamano “anacrusi”, ” Battere” con la
pennellessa intinta di pittura strutture statiche. “Levare”
con pennellesse più asciutte per arrivare all’evanescenza –
Levare in aria.
Tiziana lavora alternando accenti deboli e accenti forti e
ottiene una materia simile al muoversi nell’aria in
atmosfere di paesaggio che anche qui a Teglio si possono
vedere quando passano in valle basse le nuvole.
Questa pittura astratta quasi in bianco e nero, dove i neri
sono profondi e dolorosi e i bianchi leggeri e pieni di
grazia, e ci ricordano l’arte orientale, la scrittura
giapponese, che gioca con colpi di nero da grevi a leggeri,
lasciando intatto il bianco della carta.
L’atteggiamento romantico nella pittura di Tiziana mi
ricorda poi in ambito europeo l’avventura straordinaria
dell’inglese William Turner che riusciva così bene a creare
atmosfere acquose londinesi.
Mi auguro che questa mostra possa approdare in qualche museo
così da rendere il lavoro di Tiziana conosciuto
universalmente.
Tiziana ora non vi parlerà del suo lavoro, perché per un
artista è sempre difficile parlare della propria opera, un
artista ha pudore dei propri risultati, ma vi leggerà una
poesia di un poeta che ha stimolato la pittrice a comporre
uno dei quadri qui esposti.
Grazie Tiziana delle emozioni che ci dai con i tuoi
straordinari grandi dipinti che ci hanno notevolmente
spiritualmente arricchito.
Enrico Della Torre
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MOSTRA PERSONALE "MOBY
DICK"
Milano - Spazio Sunomi
04 giugno 2013
Osculati – Vanoli:
Forme... movimenti sinuosi dettati da ispirazioni
letterarie, parole trasformate in colori con pennellate mai
casuali, mai banali..
Sensazioni celate da strati di materia sovente impalpabile o
inaspettatamente densa, incidente,
quasi a spingere sulla tela per poi esplodere in delicate
aperture, fragili squarci, geometrie non calcolate, teoremi
enunciati,
vertici irraggiungibili attirano magicamente lo sguardo e lo
conducono con morbida spazialità nell'osservazione che
diventa esplorazione e rimanda a visioni, emozioni, ricordi.

Paesaggi extraterreni, del cuore, che richiamano alla
regolare natura delle cose.
Visioni poetiche, dunque.
E l'occhio infine, si lascia abbandonare e di nuovo la
forma, la materia e il colore hanno il sopravvento su tutto.
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MOSTRA PERSONALE
“Tovaglie a Quadretti”
Comune di Teglio -
Chiesa di San Pietro
17 agosto 2014
C’è un enigma che mi sembra sottendere i 404 quadretti a
olio di Tiziana Grassi, ed è quello del Tempo. Come è
possibile conciliare il suo scorrere, la sua inafferrabilità
con la fissità della pittura? Come rendere il continuo
trapassare che fa di ogni istante un’entità diversa da
quella precedente? Dare mobilità a ciò che è statico,
riprodurre il gioco cangiante di trasmutazioni, di cui è
fatta l’arte della visione? La sfida è quella di rendere la
molteplicità di ciò che pare non poter uscire dai vincoli
dell’unicità.
La sperimentazione di combinazioni sempre nuove giocate con
pochi elementi-base è la sfida che già affascinava Italo
Calvino, e più in generale i musicisti (pensiamo alle opere
più ipnotiche di Bach, l’Arte della fuga o le Variazioni
Goldberg). È un’operazione che richiede al tempo stesso
accuratezza di progetto, calcolo rigoroso e abbandono
all’estro dell’invenzione. Nella continua metamorfosi delle
tonalità, che si inseguono e accavallano come nuvole, nelle
fughe musicali di Tiziana Grassi mi sembra di poter cogliere
uno dei momenti in cui si saldano natura e cultura,
abbandono e meditazione, semplicità e complessità, emozione
e ragione.
Ernesto Ferrero
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LA PROVINCIA SETTIMANALE
Cultura &
Spettacoli
4 agosto 2012
Tiziana Grassi a Teglio con “BATTERE LEVARE”
La voce e gli occhi comunicano la delicatezza di Tiziana
Grassi. I dipinti, esposti nella sala consiliare a Teglio,
comunicano invece la sua anima, raffinata, sempre in
movimento.
Nel capoluogo tellino Grassi ha portato una sintesi del suo
lavoro. Una mostra che racconta il percorso estetico della
pittrice che ora vive e lavora a Milano. Grassi trae spunto
da testi letterari o da brani musicali per produrre le
opere. Legge una poesia (adora Josef Brodskij) e da lì parte
una rielaborazione interiore dei versi che si tramuta prima
in studio con carta e matita, poi in bozzetti ad olio con
tiro a spatola, infine l’olio in grande.
“una delle opere che mi ha colpita è “Le Onde” di Virginia
Woolf – racconta la pittirce, un romanzo meraviglioso
inframmezzato a pagine di poesia per i sei capitoli che
dividono la nostra vita. Da qui ho cominciato a fare il
ciclo delle onde che ho chiamato forme morbide”.
I sei capitoli di Woolf diventano tre dipinti di Grassi
esposti a Teglio.
E poi c’è il ciclo di “Battere e Levare” (il titolo della
mostra), che rappresenta “il senso della vita – rivela – E’
il respiro; battere contro la realtà e poi levarsi a
qualcosa di spirituale”. Quadri che sono ritmo musicale e
ritmo della vita che si esplicano con il gesto potente e
vigoroso nel “battere” il colore per poi levarlo, sfumarlo.
“il ciclo “Battere e Levare” prevede opere di medie e grandi
dimensioni che si vedono come una massa fluida ma che si
sentano in porzioni di paesaggio e materia, separate –
aggiunge -.
Porzioni di forme e superfici che rappresentino il respiro
vitale intermittente tra luce e opacità.
“Dovrò scandire un ritmo delicato, sarà difficile sottrarre
l’efficacia spettacolare e decisiva dell’ombra, ma nel
contempo mantenere la sfumatura. Composizioni velate, dove
solo da piccoli angoli si vede una rifrazione di luce
potente”.
L’occhio, entrando nelle sale telline, infatti è catturato
dalla gamma dei bianchi e dei grigi – stupendo lo “studio
per il grande bianco” tratto da “La neve e la colpa” di
Giorgio Pressburger – per poi scoprire colori che, a prima
vista, sfuggono: un riverbero albicocca, un giallo ocra
caldo, un verde prato inglese, il blu che libera
dall’assillo e dà la forza della concentrazione, come diceva
Kandinsky.
E un colore, a lungo cercato dall’artista, quello delle
donne geisha: il verde dei vasi antichi o delle teiere
giapponesi, delle donne che servono il tè. Da questo verde è
uscito un dipinto d’amore, non di servilismo.
Clara Castoldi
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MOSTRA PERSONALE
“Dialoghi”
Milano -
Galleria Open Art
22 maggio 2014
The Whale painter
Scrivere dei propri artisti, presentati per una personale, è
cosa assai rara per un gallerista.
Queste poche righe testimoniano allo spettatore, all’artista
e a me stesso il senso di grande leggerezza che avverto
nella visione di queste tele di Tiziana. Sin dal primo
momento che le vidi, affondai nel liquido oleoso della
pittura e nei fui sommerso. Queste grandi tele rispettano il
grande argomento che trattano: la vita. Proprio come disse
Ismaele in Moby Dick: “Per un grande libro ci vuole un
grande argomento”.
Giuseppe Villani
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MOSTRA BI-PERSONALE “ EVOCARE e INTERROGARE”
percorsi artistici tra l’immaginario e il rimosso
Milano – Galleria Ostrakon
4 febbraio 2015
…Tiziana dipinge l’incorporeo e lo fa scrupolosamente, per
variazioni infinitesimali di toni, creando atmosfere
sfumate, estatiche, dove agiscono forze poetiche generanti
onde, schiume, valve, piani solcati da indizi compositivi.
Opere realizzate con gesto ampio a cui si addicono le grandi
dimensioni. Un gesto non segnico, planare, scandito da
sbuffi e folate che increspano la sofficità degli strati e
turbano la quiete.
a cura di Hana Krenkova
“Lo strato separa la materia dalla forma,
scompone il colore dal verso della setola e solca, sulla
tela, l’indirizzo del gesto,
la curva del movimento”.
Teresa Marino
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COLLETTIVA – Luglio 2015
Fortezza del PRIAMÀR – CELLETTE PALAZZO DELLA SIBILLA –
Savona
“8 CELLE PER 8 ARTISTI ovvero Le Celle – La luce”
Tiziana Grassi espone grandi tele di pittura pura: “Infiniti
Mondi”, titolo di questi lavori, allude alle profondità di
una ricerca artistica che coniuga la sua autentica
appartenenza alla tradizione pittorica al sentimento di un
moto continuo che genera, attraverso il gesto lento e
consapevole, forme primigene, strati sovrapposti di emozioni
che evocano il moto e il mistero della natura.
Testo in catalogo di Cristina Rossi |
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